Da Fiammetta: Emozioni condivise – sulla replica estiva di Lady Oscar

Durante l’ultima messa in onda di Lady Oscar su Italia 1, in Facebook si è notato che alcuni commenti, di alcune persone, tendevano ad aggregare i commenti di altri utenti e contatti.

Un commento di Fiammetta “Non vedevo la 37 sima puntata di Lady Oscar da anni. (e so i dialoghi a memoria), ma stamani rivedendola mi sono commossa…”, ha dato l’occasione, ad esempio, a numerosi altri commenti, anche solo di persone che ricordavano di aver visto la serie, oltre che di noi “specialiste” LOL.

Ho quindi chiesto a Fiamma di commentare la cosa per il nostro blog.

C’è da notare che proprio il ritorno in tv di LO crei una sorta di nostalgia condivisa sui social network, una nostalgia istantanea, tanto che è sufficiente scrivere “ho visto la puntata” per dare vita a commenti emozioni etc…

Succede una cosa simile per le visioni collettive dei film. L’emotività del film è in parte acutizzata dall’essere in gruppo, ma, allo stesso tempo, la sensazione di non essere soli a vederlo rende più accettabile provare emozioni forti per qualcosa che da un punto di vista razionale non dovrebbe dare emozione, o quanto meno non così forti.

È lo stesso principio per il quale si entra in un fandom. All’inizio si cercano notizie, poi si scopre che altri sentono le stesse cose (talvolta diverse, talvolta più talvolta meno) di quello che senti tu, per cui senti che sei “normale” anche se un cartone animato, o un film o un attore ti piace molto.

La sensazione che ho io leggendo i messaggi di coloro che sono venuti a commentare sotto il mio messaggio di partenza è che volessero dire “anche io che mi commuovo ancora”, “piace anche a me”. Tu queste sensazioni le trasmetti attraverso il mezzo del disegno, e della scrittura e le provi prima di trasmetterle, ma chi non è all’interno di un fandom o non ha un ruolo al’interno di esso, ovvero il “pubblico generale”, si trova di fronte a un qualcosa che è poco razionale e socialmente non accettabile, finché non arriva qualcosa che lo rende tale per cui basta uno “stato” qualsiasi su FB per dare l’avvio ad una serie di commenti che condividono un’emozione declinata in modi diversi.

FB ovviamente è una maschera tra le tante possibili ma tra un mascheramento e l’altro emerge ogni tanto il momento in cui si dice l’indicibile ovvero “piaceva anche a me, mi commuovo anch’io,” e soprattutto “la sto rivedendo anche io”.

Il fascino e la potenza dei personaggi di Oscar e André, dopo tutti questi anni, nella loro versione televisiva, sta proprio nella loro capacità di creare e ricreare continuamente emozione, al di là del semplice effetto nostalgia.

Chi scrive “mi commuove ancora” non lo scrive perché ricorda se stesso bambino o ragazzo (effetto nostalgia) ma perché sono proprio i sentimenti, e le emozioni dei personaggi di Lady Oscar che hanno sempre una potenza intrinseca che va al di là dell’oggetto e che trova riscontro nell’emotività anche adulta dello spettatore.

Il quale spettatore può vedere l’oggetto a più livelli , o averne una comprensione più o meno profonda o personale, o proiettiva, ma, in ogni caso, “sente” un’emozione, si “commuove” e si sente rassicurato dal fatto di poterlo dire, o “vuole” dirlo esattamente.

In questo senso Lady Oscar è un capolavoro perché attinge all’universale e nel tempo mantiene il suo carattere di universalità ragion per cui la replica n 34566 di Lady Oscar alle 9 del mattino o giù di lì suscita emozioni.

Fiammetta, luglio 2012

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