Ovvero peripezie di due bellissimi dei cartoni. Tutti ricorderanno gli esordi di mr G nel manga di Lady Oscar e il restyling provvidenziale in corso d’opera, completato col restauro caratteriale prima di Demy e poi di Dezaki (altrimenti, si sa, un simile isterico…). Evabbè. Ma quello che mi preme sottolineare è la sorte che accomuna un altro bellissimo dei cartoni, anche qui per mano Araki-Himeno, alias Actarus, alias Duke Fleed, alias, più prosaicamente, Daisuke Umon. Chi abbia avuto la ventura di leggere i fumetti originali, sia quelli di Go Nagai, sia quelli di Gosaku Ota (quello del Mazinger Z Fabbri e dei Mazinger Granata Press), avrà notato che il miserrimo protagonista della serie non c’azzecca niente col bellissimo, sontuoso, romantico, malinconico eroe disegnato da Kazuo Komatsubahara e perfezionato da Araki e Himeno. No. Né nella malefica versione Nagai, né in quella comicissima Ota, il povero Actarus ha qualcosa a che vedere con quello che fu il nostro primo amore in termini animati, il bellissimo e melanconicissimo, quello che “suonava la chitarra con accanto Venusia innamorata” (cito articolo de “L’occhio” di Costanzo a favore dei cartoni giappo cancellati dalla Rai), quello a cui Romano Malaspina donò la sua voce profonda da principe romantico.
Actarus e André, i due forse più belli e profondi personaggi dei cartoni animati, assieme all’Harlock della I serie doppiato da Gianni Giuliano, non erano nati in quelle vesti e così divennero solo dopo ripensamenti neanche degli autori, ma di chi riprendeva in mano questi personaggi. Questa è la storia dei personaggi che hanno fatto la (nostra) storia.